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Panico da matrimonio (non mio!!!!) e vecchi ricordi…

proposta-matrimonio
Niente vestito, niente regalo. Non ancora almeno e i giorni passano. Ansiaaa!
Oggi mi ha telefonato la Dani. Stamattina a dire il vero, era la prima mattina che potevo dormire un pochetto e mi ha svegliato lei. Ma si può davvero non dar retta ad una futura sposa in preda al panico?
Mi implora di non esagerare con gli scherzi: lascerà le chiavi ad Elena e spera che non le mettiamo completamente sottosopra la casa. Scherzi? Io non so nemmeno che diavolo voglion fare questo sabato per l’addio al nubilato, figuriamoci gli scherzi!
A malapena ho scoperto la location dell’addio al nubilato.
“niente spogliarellisti o cazzate simili, la dani non è il tipo”, mi dice Elena al telefono. E certo che non è il tipo, ma ti pare? è la mia migliore amica da quando avevo 7 anni, lo so bene che non è una che sogna di strappare il tanghino ai california dream man!
Comunque, tanto per mandare in ansia la sposa, come se già non fosse abbastanza in ansia di suo, le hanno lasciato credere che andremo in chissà quale posto con chissà quali cose scabrose e sconce.
“Laura giurami che mi prendono in giro” mi chiede implorante “certo che ti prendono in giro Dani, ma ti pare? e te sei anche scema che ci caschi” le dico.
“Ecco, lo sò che mi avranno organizzato spogliarellisti e cazzate. Mi stai prendendo in giro tu, me lo sento” E come convincerla? non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. E aimè si terrà l’ansia fino a sabato sera, per scoprire che hanno prenotato una semplice cena allo zythum, ristorante brasiliano con spettacolo di ballerine stile carnevale di Rio. Nulla di sconcio insomma.
L’ansia da regalo e da vestito intanto mi sale sempre di più fino ad essere tipo nodo alla gola che ti strozza e ti fa pensare che ormai sei agli sgoccioli e se non ti sbrighi finisce che fai la testimone vestita in tuta e non è carino.
Tutta sta storia del matrimonio mi fa venire in mente un sacco di cose. Pensieri sparsi e veloci che concatenati si propagano più veloci della luce fino a farmi dimenticare da dove son partiti.
E così mi viene in mente il 2001, 21 marzo: la mia propostona di matrimonio. Ebbene si, sono una rompiscatole assurda, ho un carattere che io stessa detesto, ma non so come, c’è stato uno (e non solo lui) che ha pure pensato di viversi tutta la vita con me. In fondo faccio il mio lavoro da qualche anno e non mi stupisce che i pazzi esistano.
Un bar carino isolato e misteriosamente vuoto sul lungolago poco prima di Arona, anniversario di fidanzamento: 3 anni esatti. Lui che mi propone di fermarci per un caffè mentre andiamo verso casa sua per trascorrere felicemente il we e festeggiare insieme. E all’improvviso, mentre mi giro per dar retta al cameriere, lui prende un fazzolettino di carta e mi scrive sopra “Voglio passare tutta la mia vita con te… ti amo. E’ una promessa”
Ora, per massacrare il romanticismo direi che era una minaccia, piuttosto.
Ma al momento mi aveva illuminato gli occhi di tenerezza e felicità.
Mi bastava già quello, ma mentre mi accingevo a bere il mio caffè ecco che estrae una scatolina. “spero ti piaccia” mi dice, mentre si mette in ginocchio e davanti al cameriere e alla barista (unici presenti), mi chiede se anche a me va di passare tutta la mia vita con lui. “Mi vuoi sposare? spero di avertelo chiesto bene, come te lo sei sempre sognato..te lo meriti”.
E si becca un sì… ritrattato velocemente 2 mesi dopo in preda al panico.
Ma non sono facile da incastrare e questo aimè ormai si sa. Rassegnamoci!!
Ripenso a quel periodo e mi viene da ridere. Ripenso ad un’espressione di mio padre all’annuncio del mio matrimonio. Non son sicura che fosse felice. Probabilmente era in panico. Probabilmente aveva capito che sarebbe stato utile chiamare direttamente un avvocato e prepararlo per l’imminente divorzio successivo. E invece mi son salvata prima.
Ma tra battute e scherzi, una cosa è rimasta.
“Gli uomini sono inaffidabili imbecilli, perennemente immaturi e superficiali. Non esiste l’uomo che dico io. Non credo mi sposerò mai, non esiste un uomo di cui io mi possa fidare tanto da regalargli la mia vita” avevo detto, “ma se un giorno dovesse accadere, sarebbe una cosa così incredibile ed assurda che come pegno dovresti cantare Lauretta mia al mio matrimonio”.
Mio papà era scoppiato a ridere. “Ti canto tutto quello che vuoi tesoro, basta che trovi un bravo ragazzo, ti sposi e fai la tua famiglia”, aveva detto. Chissà se si ricorda di quel discorso fatto 6 anni fa.
Ora, a distanza di ben 6 anni, un pensiero tira l’altro e mi è venuta in mente quella scena. E mi è venuto da ridere, tanto.
Probabilmente quella canzone non la conosce quasi nessuno, ma è bella. Certo non è una canzone di vasco, ma le parole son ciò che di più bello potrebbe dire un padre in una canzone alla propria figlia che si sposa.

 

T’ho sognata vestita d’argento eri un angelo sceso da cielo e domani vestita di velo papa tuo te porta a sposà. Le campane che sonano a festa per la gioia de chi te vo’ bene, papà tuo dentro ar core ce tiene i ricordi piu belli de te. 
Lauretta mia bimba dorata la serenata te la canta papà, la voce trema dall’emozione, io sta canzone lo fatta per te. 
Eri piccola dentro la culla te cantavo la ninna nanna e se un giorno diventerai mamma capirai ciò che provo per te,

e con l’abito bianco la sposa tu sarai la più bella del mondo e se presto diventerò nonno ninna nanna ricanterò.

Giorno die festa e d’allegria per che sta fija se deve sposà tu che sei dolce candida e pura meriti un sacco de felicità. 

Che la luna che va capocella e rischiara sto vecchio cortile, dov’è in ansia una bimba gentile che domani se deve sposà. 
Na cicala sull’albero muta s’è svegliata l’intera borgata, tutti sentono la serenata che papà sta cantando per te. 
L’acqua del fiume arriva al mare se la mia voce t’arriva lassù, papà stasera te chiede scusa se nun t’ha dato qualcosa de più.

Tanto lunga sarà la tua attesa fino a quando domani li in chiesa allo sposo je dici di sì. 
Mentre ar dito te mette la vera, tu lo guardi e devi esse sincera perchè er vero linguaggio d’amore vive solo de sincerità. 

Viva la sposa le strilleranno sorridi a tutti e non t’emozionà, e sii felice bambina mia questo de core lo vuole papà,e sii felice bambina mia questo è l’augurio che te fa papà.

 

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