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Ho il cuore caldo

Ho il cuore caldo. E’ il pensiero di te a scaldarlo. Di te che non leggerai nemmeno queste mie parole. E dire che fino a poco tempo fa, ero certa di averti perso, inesorabilmente. Non mi è chiaro come certe cose accadano. Con te sono diventata una maestra di ultimi sguardi. Quelli dati un istante prima di abbandonarsi, certi che quella volta sarà per sempre. I tuoi occhi trasparenti e cristallini come il mare, traboccanti di tristezza, che si specchiano nel caldo sole dei miei. Ed è un addio. Almeno per un po’. E sebbene io finga di dimenticarti, resti solo li, quieto e zitto, in un angolo di cuore, pronto a riemergere al primo richiamo.
Ed anche questa volta, tu c’eri. E’ bastato un niente ed eri di nuovo accanto a me, proprio quando ne avevo più bisogno, come se il tempo non fosse mai passato. C’erano i tuoi occhi chiari, il tuo sorriso, il tuo abbraccio caldo e dolce, la tua voce rassicurante a prendermi in giro e il tuo profumo. Sì, c’era anche quello. Lo riconoscerei in mezzo ad un milione d’altri. Così come il tuo respiro, quando sogni, mentre mi dormi accanto.
A pensarci, mi viene da ridere. Tutti quei pensieri, tutte quelle emozioni provate nell’istante eterno dell’ultimo saluto, tutte quelle parole spese, tutto il dolore dato dalla tua assenza. Tutto scomparso, in un sorriso.
E il rancore, la rabbia, i torti fatti e subiti, diventano ridicoli e svaniscono all’ombra di una risata. Ed eccoti di nuovo aprire le porte dell’ascensore del quinto piano e suonare deciso alla mia porta, con una naturalezza stupefacente, quasi fosse la nostra quotidianità da sempre.
Cosa siamo proprio non lo so. Nè so cosa mai saremo domani. Ma so che tu ci sei sempre stato. Anche quando credevo che le nostre strade si fossero ormai irrimediabilmente separate. Sempre.
Sei stato via solo per pochi giorni e sei riuscito a mancarmi lo stesso. Terribilmente. Divisi da un aereo e da tanti chilometri, solo per un po’. Un tempo infinito.
“Ti voglio più bene di quanto tu possa immaginare”, dici. Non ti ho mai creduto. Ma ora, inizio a crederti. E non mi importa più del domani. Non mi importa degli schemi e delle etichette. Tu ci sei. Veramente. Ed è solo questo ciò che ora conta davvero.

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