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Che strana serata: TSO, pizza & cinema con Andre.

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Vabeh vabeh, ho tre minutini scarsi prima di pranzare e volare in studio fino a stasera as usual, ma a grande richiesta, eccovi la mia seratona di ieri.
Torno a casa alle 21 e vedo un’auto della polizia posteggiata li davanti. Un poliziotto scende e mi raggiunge e io penso “Che cacchio avrò combinato?!” Ma non cerca me. Fiuuuuuuuuu….Mi chiede info sui pazzerelli del 4 piano, quelli per cui ho indetto la famosa petizione alla Erin Brockovich. Cavoli, ma funziona di brutto!!
Gli spiego tutto, lo accompagno in cortile e gli mostro quali sono le finestre dell’appartamento, dove devono andare, a che piano e quale porta. Tutto tutto, insomma. Mica che si sbagliano e vanno ad acchiappare il consigliere che gli abita di fronte!!

Salgo in casa. Son già d’accordo con Andre, che passa alle 21.15 per una pizza e cinema. Si ragazzi, proprio Andre. Ma non mi svenite subito! (e niente insulti please!!!A bocca aperta) Suvvia… una pizza non si nega a nessuno, no?
Comunque… Squilla il cell, scendo e mi ritrovo col portone spalancato, i portinai in piena agitazione che mi fanno “Sono andati su a prenderli! Adesso arrivano i pompieri!”.

Ommamma, addirittura i pompieri… qui la cosa si fa gravosissima, penso.
Esco e vedo volanti della polizia, carabinieri, i medici, ambulanze e i pompieri che arrivano coi lampeggianti accesi.
Mai assistito prima a un TSO (trattamento sanitario obbligatorio), ma è davvero impressionante. Soprattutto se vengono ad acchiappare due soggettini che ti abitano al piano di sotto!!

Comunque, in pieno stato d’ansia da Erin Brockovich Mode On, saluto frettolosamente Andre, che è li in piedi in disparte ad aspettarmi, come fosse usuale rivederlo per la cena. E dire che non ci vedevamo da quasi un anno.
Molti di voi ne sanno di cotte e di crude su questa faccenda, quindi non mi dilungo sui precedenti e sul perchè, da un annetto, nn vedevo codesta personcina. Direi che ne avete già abbastanza!
Quel che molti di voi si chiederanno, è che diavolo ci facevo a cena con Andre, considerato tutto.
A dirla tutta, non so esattamente rispondere.
Sarà che avevo voglia di rivedere la sua “brutta” faccia, sarà che non sapevo cosa e chi aspettarmi dopo gli innumerevoli colpi di scena (Dr. Jeckill o Mr. Hyde?!?), sarà che sono fottutamente curiosa!
Sta di fatto che, fuggiti da casa mia e abbandonate le forze dell’ordine, siamo andati a mangiarci una bella pizza.

Strana serata. Bella. La confidenza di un anno fa, mista all’imbarazzo di oggi. I suoi occhioni da cerbiatto col sorrisone sempre più smagliante. Non temete, è biondo e ha gli occhi chiari. E questo è già di per sè un grande deterrente.
Ma mi fa ridere, sempre e ammetto che questo è un gran suo punto di forza.
E’ sempre carino, gentile ma, sotto sotto, ha sempre il solito sguardino da “stronzetto”, celato sotto le vesti del bravo e candido ragazzo! E così, as usual, punzecchia e se la ridacchia…

Alle 22 molliamo la pizza (gigante) e scappiamo in volata al Plinius. Curioso, stesso cinema, stessa sala e stessa fila di un anno fa.
Davvero curioso. Se non sapessi che è improbabile, penserei che è stato scelto apposta.
Film carino. Ho il suo sorriso a meno di mezzo metro da me, gomito a gomito. Per i principi della prossemica direi che siamo sotto la distanza intima, quella in cui normalmente, qualsiasi cosa si dica e chiunque mi sia a fianco, io divento inevitabilmente bordeaux e mi imbarazzo da morire.
Nonostante il mio profumo adorabile (FlowerBomb… Ma come diavolo avrà fatto a riconoscerlo?!), esco dal cinema con il maglione che sa più di lui che di me. Curioso. Davvero curioso

Discorsoni esistenziali sulla strada di casa… tenta di convincermi che esiste un ristorante cinese dove non ti avvelenano…. Mah! Sarà!
Ci ritroviamo davanti al portone di casa mia, mi vengono in mente tante cose, tutte inutili. Due bacini sulla guancia, un saluto e salgo.
Mentre ripenso al superconcentrato di emozioni e avvenimenti della serata e inizio a togliere scarpe e cappotto, riaccendo il mac e me lo ritrovo dopo un paio di minuti, online come sempre. Sono uscita con superman, non con Andrea!
Scambiamo ancora qualche parolina pre-nanna.

Per com’era con me un anno fa, il suo carattere mi faceva alquanto schifino… è (era) uno che ama fare continuamente a braccio di ferro, che tra una battutina e l’altra tenta di risultare sempre il figo della situazione, di metterti sempre sotto, comunque vada. Perchè deve terribilmente vincere, sempre.
Detestavo il dover adattare la mia vita alla sua, il non poter programmare mai nulla, il dover sempre avere un’alternativa pronta, perchè lui era terribilmente inaffidabile. Perchè il suo mondo veniva sempre prima del tuo. Detestavo non essere il centro del suo mondo, come mi era sempre accaduto prima di lui. Probabilmente la “motivazione” che lo spingeva ad agire, non era sufficientemente forte per essere come io mi sarei aspettata che fosse. In soldoni, probabilmente gli fregava proprio pochino.

Non so se oggi sia ancora così, se davvero veda ancora per primi i suoi bisogni, a scapito dell’altro.
Le persone cambiano così velocemente.
Non credo potrei mai fidarmi davvero di lui, di nuovo (socia del club “We don’t trust in…”, vero Frà? ) Di norma chi mi delude davvero, non se la cava così facilmente. E aimè, ho una memoria di ferro, che dura decenni.

Ma alla fine, comunque gli voglio bene, per ciò che di bello abbiamo condiviso un tempo e per ciò che di buono sicuramente c’è in lui (c’è una parte buona in tutti noi, anche in jack lo squartatore!!)
Perchè si sa, le persone sono come dei fantastici pacchettini regalo, non puoi, a priori, scegliere cosa tenere o cosa no. Li devi accettare x intero, pregi e difetti. E una volta scartati, o li rifiuti completamente o te li tieni così come sono.
E rivederlo, in una serata tanto assurda quanto lui, dopotutto mi ha fatto piacere.

 

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